Flavio Bonetti, nato a Bologna il 15 settembre 1948, si è laureato in Matematica presso l’Università di Bologna nel 1975, con una tesi in Geometria scritta sotto la guida del prof. Barlotti, ed ha iniziato l’attività accademica come professore incaricato, prima presso l’Università della Calabria e poi presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università di Ferrara. Trasferitosi alla Facoltà di Ingegneria di Bologna, è diventato professore associato nel 1985.
È stato per molti anni responsabile bolognese di un progetto Socrates-Erasmus che comprendeva, tra le altre, l’Università di Erlangen-Nürnberg, quella di Bordeaux e quella di Marne-la-Vallée (ora Paris-Est). I rapporti scientifici ed umani stabiliti con diversi colleghi di queste sedi lo hanno poi portato all’idea organizzare, presso il Centro Universitario di Bertinoro, un joint meeting del Séminaire Lotharingien de Combinatoire e Incontri Italiani di Combinatoria Algebrica, con cadenza biennale.
L’attività scientifica di Flavio Bonetti ha riguardato inizialmente temi di geometria combinatoria. Successivamente, negli anni ’80 ha avviato una collaborazione con Gian-Carlo Rota su uno dei temi main stream di quegli anni e cioè la combinatoria biiettiva. Tale approccio ha poi trovato importanti applicazioni inerenti a differenti aree tra le quali Alberi binari, Numeri di Catalan, cammini di Dyck, tabelle di Young e Funzioni Simmetriche. Ed è su questi ultimi due soggetti che sono incentrati i principali contributi scientifici di Bonetti in quegli anni. Ricordiamo in particolare due lavori: “la corrispondenza di Robinson Schensted per la Fourfold Algebra” e “On the foundations of Combinatorial Theory X: a Categorical Setting for Symmetric Functions”.
A partire dai primi anni 2000 i suoi interessi si sono focalizzati sulla combinatoria delle permutazioni ed alle interazioni di queste con tabelle di Young, cammini di Dyck e di Motzkin e alberi etichettati. Su questi temi ha pubblicato una ventina di lavori, l’ultimo dei quali uscirà nel numero di Agosto di Advances in Applied Mathematics.
I colleghi e gli studenti lo ricorderanno per la simpatia, il calore umano e per l’entusiasmo per la matematica che sapeva trasmettere.