Scomparsa del Prof. Ilio Galligani

Scomparsa del Prof. Ilio Galligani

Bologna, 12 dicembre 2020. I colleghi e tutto il personale del Dipartimento di Matematica partecipano commossi al dolore dei figli.

Pubblicato: 14 dicembre 2020

Professore Ordinario di Analisi Numerica e Professore emerito dell'Università di Bologna dal 2010, Membro dell’Accademia delle Scienze di Bologna di cui è stato Presidente dal 2002 al 2005, ha insegnato dal 1978 Analisi Numerica a Bologna, offrendo un contributo fondamentale allo sviluppo, su piano locale e nazionale, del settore applicativo della Matematica e del Calcolo Scientifico.

È scomparso all'età di 86 anni Ilio Galligani, professore emerito dell'Università di Bologna. Nato a Montecatini Terme (PT) nel 1934, il professor Galligani ha conseguito la laurea in Scienze Matematiche all’Università di Firenze nel 1956.

Ha cominciato la propria attività di ricerca presso il Politecnico di Milano, diventando assistente ordinario e poi, negli anni 1959-61, ha proseguito la sua attività presso l’Università di Pisa collaborando alla realizzazione del primo calcolatore in Italia, la calcolatrice elettronica di Pisa.

Comandato negli anni 1970-71 all'Università di Bari, ha promosso, presso il Centro Studi ed Applicazioni in Tecnologie Avanzate (CSATA), importanti progetti di ricerca rivolti all'analisi e allo sviluppo di Tecniche di Visualizzazione Scientifica.

Nel 1971 ha conseguito la libera docenza in Analisi Numerica; è stato quindi professore, incaricato prima e straordinario poi, presso le Università di Pavia, Bari, Roma e Torino. Dall'anno accademico 1978-79 fino al 2008 è stato professore ordinario di Analisi Numerica all'Università di Bologna. Presso questo Ateneo, è stato direttore del Dipartimento di Matematica (1982-1985), direttore del Corso di Perfezionamento in Teoria e Applicazione delle Macchine Calcolatrici (1980-1983) e si è attivamente adoperato per istituire il corso di laurea in Informatica. Inoltre, ha promosso diverse azioni volte all’insegnamento della Analisi Numerica come l’istituzione di un “Laboratorio di Calcolo Scientifico” e la realizzazione di svariate attività di formazione sul Calcolo Parallelo e sulla Matematica Industriale presso l'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna.

Accanto alla carriera universitaria, presso diversi enti nazionali, ha svolto una notevole attività rivolta allo sviluppo della Matematica Computazionale e alla creazione di competenze di analisi numerica necessarie per il potenziamento dell’indirizzo applicativo del corso di laurea in Matematica. Dal 1962 al 1970 è stato responsabile dell'attività di Analisi Numerica al Centro di Calcolo dell'Euratom a Ispra (VA). Dal 1972 al 1980 ha diretto l'Istituto per le Applicazione del Calcolo “Mauro Picone” (IAC) del CNR a Roma. In tale posizione ha promosso, coordinato a livello nazionale e svolto direttamente varie attività di ricerca, soprattutto nell'ambito dei progetti finalizzati e dei progetti strategici del CNR per le applicazioni della Matematica a problemi di grande interesse economico e sociale come quelli connessi con la protezione del territorio e la gestione della qualità dell'ambiente, con la diagnostica medica e con lo sviluppo delle nuove tecnologie. Speciale menzione meritano la messa a punto, a metà degli anni '70, di un modello di gestione delle risorse idriche di un bacino di grandi dimensioni (Tevere) e la realizzazione di un prototipo di sistema automatico per l'elaborazione in linea delle elettromappe cardiache al fine di monitorare l'infarto miocardico acuto.

Dal 1982 al 1998 è stato direttore del Gruppo Nazionale per l'Informatica Matematica del CNR, promuovendo, in particolare, azioni rivolte allo sviluppo dell'indirizzo applicativo nel corso di laurea in Matematica e all'avanzamento della conoscenza nelle Scienze Computazionali come la costituzione di laboratori di calcolo scientifico dotati di minisistemi con elevate prestazioni di elaborazione e la realizzazione di strumenti informatici in ausilio all'insegnamento del Calcolo Scientifico. Dal 1995 al 2003 è stato inoltre membro del Comitato Direttivo dell'Istituto Nazionale di Alta Matematica (INdAM).

Durante la sua lunga carriera ha offerto un contributo scientifico assai rilevante, caratterizzato da rigore e serietà, nell’intero ambito dell’Analisi Numerica con contributi fondamentali nella risoluzione numerica di Problemi Complessi delle Scienze Applicate (Fisica dei Reattori Nucleari, Analisi Strutturale, Idrodinamica, Gestione dell'Ambiente, Elaborazione Automatica dei Dati Sperimentali e delle Immagini, Modellazione Geometrica), nel Software Matematico e nel Calcolo Parallelo.

Ilio Galligani è stato un pioniere della Matematica Computazionale, uno dei primi matematici a livello nazionale ed internazionale ad intuire che la Matematica poteva essere applicata a problemi concreti. Sarà sempre ricordato dai suoi Allievi come un Maestro che non solo ha saputo trasmettere l’amore per una disciplina ma ha anche saputo ascoltare e consigliare. Sarà sempre ricordato dai suoi Colleghi per l’onestà intellettuale, il rigore, la fermezza e, soprattutto, per la sua visione concreta e lungimirante della Matematica.